Beethoven
Un cane buono e dal cuore immenso
Beethoven è arrivato nel nostro rifugio sei anni fa, dopo essere sopravvissuto a un’aggressione che avrebbe potuto costargli la vita. Faceva parte di un gruppo di cani randagi che vagavano in Calabria. Forse c’era una femmina in calore, forse il branco era entrato in tensione. Fatto sta che Beethoven, nel caos, è diventato il bersaglio: gli altri si sono scagliati contro di lui, e lo hanno ridotto in condizioni disperate.
Quando siamo intervenuti, era a terra, pieno di ferite profonde, coperto di morsi, debole e spaventato. L’abbiamo portato d’urgenza in clinica e lì è iniziata la sua lunga risalita. È stato curato con amore, con dedizione, con quella attenzione speciale che si riserva a chi ha conosciuto solo dolore. Lentamente ha ricominciato a fidarsi, a camminare, a sperare.
Oggi Beethoven è un cane anziano, buono e dal cuore immenso. Ha superato la violenza, ha affrontato la paura e ha ritrovato un po’ di serenità, quella che ogni essere vivente merita. Di recente ha subito un intervento per un tumore alla prostata, e ha affrontato un ciclo di chemioterapia orale con la stessa forza silenziosa che lo accompagna da sempre. Ora ha bisogno di controlli regolari, di integratori per le articolazioni rese più fragili dall’età, e di tutte quelle piccole attenzioni quotidiane che solo una rete d’amore può garantirgli.
Beethoven ha ancora tanto bisogno di sentirsi al sicuro. Con un’adozione a distanza puoi entrare nella sua vita e accompagnarlo in questo tratto delicato del suo cammino. Il suo passato è stato duro, ma il suo presente può essere più sereno grazie a te.